Radioascolto: le info di gennaio 2020
Spy Server Network
|
SDRSharp e Spy Server Network: una risorsa inaspettata del software di elezione di AIRSpy HF+ Discovery.
Nelle news di dicembre dello scorso anno vi ho raccontato un po' di cose sul piccolo gioiellino AIRSpy HF+ Discovery, delle mie esperienze d'uso e delle mie impressioni. Ancora recentemente ho effettuato ulteriori e diverse prove comparative con i miei altri ricevitori in tecnologia SDR (Perseus e Elad FDM-S1) e con AOR7030; permane qualche difficoltà nel corretto uso dell'AGC, così come manca nell'asse delle ordinate una reale rappresentazione della forza del segnale e l'indicazione di un S-meter, almeno nella versione "change log" del software. Assolutamente interessante e direi persino spettacolare, viceversa, le potenzialità della versione più completa del software, che comprende dei plug-in che permettono di registrare il segnale in banda base e di IF, di decodificare DCS, CTCSS, di avere un S-meter ed altro.
Leggendo e rileggendo la vasta documentazione presente sia sul sito https://airpsy.com, sia su altri siti, sia su video presenti su Youtube, sono rimasto incuriosito dal capitolo "Using the SPY Server for Remote SDR Operation" e mi sono deciso al grande passo, ovvero tentare di mettere in rete il mio AIRSpy HF+ Discovery a disposizione degli utenti. Se le indicazioni e le spiegazioni sono semplici e sufficientemente chiare, tuttavia non è stata una passeggiata riuscire nell'impresa, che prevede anche di andare a mettere mano nei settaggi del modem-router domestico.
E' vero, ci sono ormai molti ricevitori comandabili a distanza attraverso interfaccia Web, che non prevedono di installare nulla sul proprio PC e che sono di uso facile ed intuitivo (beh... abbastanza). Ce n'è tutta una serie su http://websdr.org dove viene adottata la tecnologia che tutti abbiamo potuto ammirare ed usare almeno una volta all'Università di Twente (http://websdr.ewi.utwente.nl:8901/). C'è anche una nutrita serie di ricevitori del progetto Kiwi Radio presenti su http://kiwisdr.com/public/ e visibili via mappa su http://rx.linkfanel.net/. E tanti altri riceviutori sono a disposizione su https://www.globaltuners.com/receiver/. E molto probabilmente c'è anche altra roba.
Ma dal momento che ho un ricevitore SDR più che performante, dal momento che il suo software di elezione mi permette di metterlo in Rete, mi sono detto: perché non provare? Bene, il mio AIRSpy HF+ Discovery è ormai in rete da più di un mese, ho potuto limare ed aggiustare tante cose e sono davvero soddisfatto del lavoro fatto: registro almeno dieci-quindici accessi ogni 24 ore, ho avuto positivi riscontri via posta elettronica di utenti che ringraziano soddisfatti, il server gira su un PC portatile (Core i5-7200U, 8 GB di RAM, disco SSD) connesso alla mia rete domestica via WiFi senza problemi. Le istruzioni per avvalersi di questa opportunità e ovviamente per connettersi ad una nutrita schiera di altri ricevitori SDR (tra l'altro, non solo AIRSpy HF+, ma anche AIRSpy Mini, chiavette RTL-SDR di vario genere, AIRSpy R2 ed altro) sparsi per il mondo (e sono davvero tanti! all'atto della stesura del presente articolo vedo 112 ricevitori sparsi tra Nord e Sud America, Europa, Asia, Africa, Oceania) sono sul mio blog http://ik1qld.blogspot.com/2020/01/spy-server-network.html e non sto qui a ritrascriverle.
Hanno visitato il mio ricevitore AIRSpy HF+ Dicovery IP dagli USA, dall'Europa, dall'Asia e dall'Oceania più di un centinaio di singoli utenti, molti anche più volte nell'arco delle 24 ore (ogni sessione dura 30 minuti ma è ripetibile immediatamente). L'unico dato che rimane nel mio PC è per l'appunto solo l'IP del visitatore e tramite siti di geolocalizzazione presenti in abbondanza sulla Rete è possibile conoscere la loro provenienza; null'altro viene registrato; non occorre un identificativo né una password.
Mi corre l'obbligo di ringraziare il gruppo di appassionati di radioascolto che gravita nell'area torinese (ci etichettiamo Gruppo Radioascolto Subalpino, che fa fine e non impegna) che mi ha dato una mano sia nelle prime prove che successivamente, in particolare i prof. Pietro Cornacchia e Rodolfo Zucchetti, Paolo Romani, Marino Giac Minet, Valerio Cavallo, Alberto Tosetti, Beppe Cicchelli, Valerio Roccione.
Angelo Brunero IK1QLD - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.