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Comunicato del Presidente sulla archiviazione sanzione L.110

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Creato Sabato, 14 Luglio 2007

Carissimi soci,

 

Come tutti sapete la nostra associazione ad inizio ottobre 2006 e’ stata oggetto di una contestazione da parte dell’Ispettorato Territoriale del Lazio per la presunta violazione all’art. 1 della legge 110/83, riguardante l’interferenza di un ripetitore in gamma 23 cm (nbfm) a sistema di radionavigazione radar di Macarrese segnalata al Ministero dall’ENAV alcuni mesi prima.Tale contestazione in prima battuta vide la disattivazione dell’impianto e successivamente la richiesta di euro 5164,00 ridotta a 1721,34 quale sanzione pecuniaria applicata per la violazione contestata. Va’ precisato che l’impianto non presentava difformità, era regolarmente autorizzato e funzionante già da alcuni anni ed operava con le caratteristiche descritte in scheda tecnica senza emissioni spurie. Già nell’assemblea dei soci del 21-22 ottobre 2006 a Gubbio, riportando i fatti allora conosciuti, erano risultate ben evidenti delle “stranezze” nella vicenda, di fatto si contestavano difformità non esistenti richiamando un “ripristino delle corrette condizioni di utilizzo” che non era mai stato violato.

Per questo fu data indicazione di ricorrere su tale decisione attraverso qualunque strada a nostra disposizione, ritenendo ingiusta e senza fondamento questa contestazione anche alla luce di un presunto atteggiamento da “muro di gomma” dello stesso Ispettorato.

Nonostante una ben articolata memoria difensiva presentata a novembre 2006 dal dott. Luca Ferrara quale presidente pro-tempore di quel periodo, la direzione dell’ispettorato Lazio nel febbraio 2007 rigettando di fatto qualunque motivazione confermava la fondatezza della violazione e la relativa sanzione comminata, e la stessa Direzione Generale, disattendendo le promesse verbali di un interessamento al fine della risoluzione (non solo per noi ma per tutti i radioamatori) della problematica, di fatto confermò la propria impotenza.

In sostanza la problematica delle bande di frequenza in statuto secondario assegnate al servizio di radioamatore in Italia aveva mostrato il lato negativo da molti temuto e cioè quello che in caso di interferenza con utilizzatori in statuto primario, ovviamente involontaria, i radioamatori ( in questo caso il C.I.S.A.R.) avevano ben poche difensive da presentare se non pagare le eventuali sanzioni.

Il nuovo CDN, insediatosi a marzo 2007, alla luce di tutte queste promesse poi disattese con la comunicazione di rigetto del 22 Febbraio ed in mancanza di altre precisazioni, prima di procedere ad azioni legali, decise di attendere i risultati dell’avere contattato direttamente il direttore dell’Ispettorato Lazio ing. Giuseppe Mele a seguito di questa nuova comunicazione.Tale contatto era nato con la finalità di discutere su base puramente tecnica della questione, in modo da non lasciare spazio ad interpretazioni personali, quella cioè sulla validità della richiesta di protezione da parte dell’ENAV su impianto che attivato successivamente al nostro, era stato collaudato senza tener conto del segnale interferente presente. Infatti, in tal caso il radar non poteva essere collaudato senza prima aver fatto cessare legittimamente il nostro segnale, evitando così il ricorso “improprio”alla legge 110/83. Tali motivazioni, inviate dal sottoscritto in qualità di presidente ad interim come integrazione alla difensiva già presentata, furono accolte dall’ing. Mele ( tra l’altro esperto conoscitore dei sistemi di radionavigazione) che, di fatto, ha poi archiviato la violazione riconoscendo la fondatezza delle nostre osservazioni.

Questa vicenda, chiusa positivamente per il C.I.S.A.R. rappresenta un precedente importante per tutti i radioamatori, poiché sottolinea, richiamando il rispetto delle normative di settore, il dovere del controllo di eventuale interferenza anche agli utilizzatori in statuto primario. Questo non significa che i radioamatori abbiano il permesso di interferire altri servizi, ma quanto meno siano informati prima nel malaugurato caso ciò si verificasse, evitando contestazioni e sanzioni se non nel caso di inottemperanza alle indicazioni del Ministero.

La problematica interessa in particolar modo i sistemi automatici, allocati nella maggior parte su frequenze in statuto secondario, ma anche le singole attività che, di fatto, possono interferire senza volerlo altri servizi in statuto primario, ad esempio come in questo caso attivati dopo l’impianto radioamatoriale. La nostra associazione ha presentato un quesito alla Direzione Generale in merito a questo tema, appena avremo risposta ne informeremo tutti i soci. Nel frattempo ottenuta la variazione di frequenza dell’impianto in oggetto, il ripetitore sarà riattivato in collaborazione dell’Ispettorato Lazio che ringraziamo per la collaborazione offerta.

Tutta la documentazione sarà disponibile alla prossima riunione dei soci e delle sezioni 2007.

 

 

Giuseppe Misuri IW5CGM

 

 

Comunicato sulla riunione al Ministero del 7/12/2007

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Creato Venerdì, 14 Dicembre 2007

 
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  Carissimi soci,

Come preannunciato, il giorno 07 dicembre 2007 si e’ tenuta presso il Ministero delle Comunicazioni una riunione sollecitata dalle associazioni di radioamatori, al fine di addivenire ad una rapida attuazione del regolamento tecnico a suo tempo proposto in merito ai sistemi automatici.

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