Astronews: IK2WQA Bruno Moretti Turri

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Creato Martedì, 17 Gennaio 2012

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  2012 
     ANNO INTERNAZIONALE DELL'ENERGIA SOSTENIBILE
                    
IK2WQA  BRUNO MORETTI TURRI
 
L'uomo che voleva parlare con gli extra terrestri


 Sulla sua scrivania ci sono ancora fogli di carta sparsi che riportano appunti e annotazionI; e la sua agenda con un lungo elenco di appuntamenti da rispettare.  Il suo computer spento...per sempre. Tutt'intorno: onorificienze, cimeli, souvenir di paesi lontani. Ed un silenzio assordante. Lui  lasciava tutti di stucco per quel suo modo di dialogare, sempre determinato, imperativo, spesso aggressiso; ma la sua preparazione scientifica era davvero disarmante. Anche con me, a volte, era burbero, scontroso; poi mi guardava sorridendo e mi diceva che io ero un sant'uomo a sopportarlo. Mi diceva sempre che e4) ira medicina.jpgravamo nati entrambi nella latitudine sbagliata, in quanto lui amava bere un noto amaro siciliano ed io la grappa.

 
Una sincera amicizia. Ma, all'1:35 del 5 Gennaio 2012 Bruno se ne andato. Io lo avevo conosciuto a  Trento, in occasione del primo Congresso di Radioastronomia "ICARA 2002". Per caso, capitammo seduti vicini e, stranamente, seduti vicini anche al ristorante. Fu così che nacque l'amicizia ed una stretta collaborazione scientifica. Elaborammo insieme tanti progetti di ricerca che, poi, presentammo congiuntamente nei vari convegni e congressi; e, quando nell'anno 2009, l'ONU e l'UNESCO proclamarono l'Anno Internazionale dell'Astronomia, convinsi Bruno a venire giù a Melfi, per presentare la sua entusiasmante conferenza sul SETI.
 
 
Lui accettò immediatamente l'invito che la Sezione ARI di Melfi gli aveva rivolto. Furono due giorni all'insegna della scienza e della cultura; una bella esperienza anche per lui, in quanto, in breve tempo, riuscì a conquistare la simpatia e l'amicizia della gente di Basilicata. Il suo impegno nello studio della ricerca SETI fu tale che, in occasione del 50° Anniversario del Progetto OZMA (1), il 10 Aprile 2010, presso l'aula magna dell'Università dell'In3) la bandiera della terra.jpgsubria di Varese, organizzò le celebrazioni con un convegno al quale parteciparono autorevoli personalità del mondo della scienza e della cultura. Per tale evento, Bruno volle che fossi al suo fianco perchè mi disse che aveva preparato due simpatiche sorprese: la presentazione ufficiale della Bandiera della Terra (2) e il conferimento dell'onorificenza di Life Member ad Honorem of SETI ITALIA, assegnatomi, immeritatamente, dall'Istituto di Ricerca SETI ITALIA Giuseppe Cocconi, di cui lui era direttore scientifico.
 
Bruno aveva conosciuto di persona Frank Drake, Carl Sagan, Philip Morrison e l'italiano Giuseppe Cocconi; i grandi precursori del progetto che, come lui, credevano fermamente nell'esistenza di altri mondi, popolati da esseri intelligenti. Partecipava spesso ai loro convegni negli Stati Uniti ed in altri luoghi; e collaborava tantissimo con l'Università di Berkley in California (USA)  http://it.wikipedia.org/wiki/SETI dove, appunto, i ricercatori sono impegnati nel SETI Project, inviando il frutto delle sue ricerche. Rividi Bruno in Ottobre del 2010, all'osservatorio astronomico FOAM 13 di Tradate (Varese)2) foam 13.jpg con il quale lui collaborava nella ricerca radioastronomica, in occasione del Congresso ICARA 2010.
 
Fu l'ultima volta! Poi il presidente della Sezione ARI di Melfi, I8WWH Giuseppe, mi disse di aver sentito telefonicamente Bruno, il quale lo aveva informato circa le condizioni precarie della sua salute. Speravo di incontrarlo nuovamente a Cà del Monte (Pavia) in occasione di ICARA 2011; purtroppo, così non fu. Agli inizi di Dicembre 2011 pensai di fare un salto a Varese per incontrarlo e capire che cosa gli stesse accadendo. Provai a chiamarlo più volte telefonicamente per stabilire un incontro con lui, ma...era già in ospedale, malato terminale. La mattina del 5 Gennaio 2012: la triste notizia. Peppino, I8WWH mi telefonò e, con voce tremolante, mi disse che Bruno non cera più.
 
L'amico di Melfi, l'amico di Peppino, il mio amico, se ne era andato silenziosamente, senza aver avuto la possibilità di "parlare con gli extra terrestri", così come era accaduto per Frank Drake, Carl Sagan, Philip Morrison e Giuseppe Cocconi, e chissà quanti altri, meno noti, ma impegnati nello studio di questa disciplina scientifica. Ma, Bruno non era soltanto astronomo e giornalista scientifico. Con la grande passione  per la montagna, aveva scalato più volte cime in Italia ed all'estero, in cordata con i più famosi alpinisti del Club Alpino Italiano; e, una volta raggiunta la cima, chiamava i radioamatori utilizzando il suo felele YAESU FT 23, al quale era molto affezionato e, che, stranamente, resisteva a qu5) seti italia.jpgelle bassissime temperature.
 
Mi diceva sempre:...sai Giovanni, quando sei in  parete non ci pensi, ma quando raggiungo la cima mi domando se, in futuro, gli uomini potranno scalare le vette di altri pianeti. Le sue erano sempre notti insonni, passate  all'osservatorio, alla ricerca di un debole segnale proveniente dallo Spazio; e quando non era all'osservatorio, era a casa, seduto dietro il suo computer, impegnato fino a tarda notte, a scrivere interessanti articoli scientifici da pubblicare sulle varie riviste di settore. Ricordo con piacere una sua telefonata, all'una di notte, nella quale, con voce concitata, mi informava che il 10 Maggio 2010, presso il C.N.R. di Bologna, ci sarebbe stata una conferenza di Seth Shostak, professore emerito del SETI Institute Mountain View - California (USA); e, che, lui aveva già provveduto ad inserirmi nell'elenco degli invitati.
 
Quindi, non potevo assolutamente mancare. Ed infatti fui presente all'importante appuntamento con la scienza SETI. Credetemi, ricordi veramente indelebili di un grande uomo che ho avuto la fortuna di conoscere e del quale vi propongo le immagini più significative della sua vita; di cui una in particolare che lo vede impegnato nella scalata della parete del Kilimanjaro.
 
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 6) ik2wqa kilimanjaro_uhuru.jpg
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Ciao Bruno, continua la tua scalata. Probabilmente in vetta incontrerai coloro i quali tanto desideravi incontrare su questa Terra.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Giovanni IK0ELN
 
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 (1) Il Progetto OZMA, realizzato da Frank Donald Drake nell'anno 1960 dal Radiotelescopio di Green Bank in West Virginia, è tratto dal nome di fantasia "Il Mago di Oz" che lo stesso Drake volle dargli. Basandosi sulla equazione da lui elaborata, divenuta, poi, nota come "L'Equazione di Drake", con cui dimostrava la certezza di mondi alieni, Frank Drake, avvalendosi dell'antenna di 26 metri di diametro del Green Bank, nel 1960 lanciò il primo segnale terrestre nell'Universo. (Per ulteriori approfondimenti visita il sito:
http://setiitalia.altervista.org/ozmava.html

(2) La bandiera della Terra fu disegnata nel 1969 da James W. Cadle, un fattore dell'Illinois (USA) il quale, ingenuamente, sperava di mandarla sulla Luna con la missione Apollo 11, in rappresentanza degli abitanti della Terra, uniti sotto un unico emblema di pace. I colori disegnati sul drappo simboleggiano il giallo del Sole, l'azzurro della Terra, il bianco della Luna, e lo sfondo nero dell'Universo.

 

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