Editoriale del Presidente IW5CGM

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Creato Lunedì, 20 Aprile 2009

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                                 EDITORIALE DEL PRESIDENTE  

                          - Inizio 2009, parliamone un pò

 

 

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Carissimi soci,

Ben ritrovati a tutti voi,

vi giunga un caro saluto da queste pagine  ormai consuete di libero pensiero personale, proveniente sia da un  neo vostro rappresentante, sia da un semplice  radioamatore che vuole fare attività radio  e  sperimentazione  con   divertimento  e spirito di gruppo, che  seppur simili a  "chimere " nel meraviglioso mondo della radio,fortunatamente  nella nostra associazione sono sempre più  presenti.

Vi prego di leggere le riflessioni che seguiranno con lo spirito giusto, eviterò, infatti, ogni forma di polemica piazzaiola: sia perché proprio non ci interessa, sia perché giova ricordare che questa è una passione per alcuni, un hobby per altri un'attività di incontro e studio oltre che divertimento e soddisfazione personale per altri ancora, quindi tutto ciò che possa "inquinare "questi sentimenti se ne starà comodamente al di fuori.

L'inizio di questo anno ha visto il ricostituirsi dei nuovi CDN e CSN, ed una delle prerogative dei nuovi consiglieri e' stata quella di coinvolgere tutti coloro che hanno voglia e tempo di partecipare attivamente alla vita associativa: il risultato e' che in molti si sono offerti, e la lista dei nuovi coordinatori per le attività ne e' la conferma.  Questo e' molto importante sia perché è più facile starsene in disparte che esporsi in prima persona, sia perché dimostra fiducia ed interesse comune ma soprattutto spirito giusto.

 Prossimamente verranno fissate assieme a loro le linee guida della vita associativa del prossimo triennio, gli scopi, gli obiettivi e le modalità per il loro raggiungimento, premessa l'attività di sperimentazione, il radiantismo e la comunicazione come basi per tutto ciò.

A tale riguardo sono stati ultimati i nuovi sistemi di incontro e di comunicazione telematica, continuando quanto iniziato un paio di anni fa. La nuova gestione elettronica della segreteria on-line permette ad ogni segretario di sezione di aggiornare direttamente il database, stampare le tessere ed interagire in maniera efficiente con tutte le info disponibili, gli stessi documenti di protocollo di facile gestione, permettono una snella e veloce archiviazione e consultazione degli stessi, favorendo il grande lavoro di segreteria a tutti coloro che vi interagiscono. Non posso non citare e ringraziare i fautori di ciò: il nostro Omar che assieme al Segretario Giorgio ha veramente fatto una grande cosa, sulla medesima scia molte sezioni hanno rinnovato i propri portali web, insomma un inizio anno partito in sordina dal punto di vista comunicativo, arricchito tra l'altro di contenuti ulteriori quali il radioascolto e ultimamente grazie alla I.A.R.A. della radioastronomia.

Dal punto di vista tecnico le attività proseguono come di consueto, ancora e' presto per tracciare un bilancio ma ho la certezza che non potrà che essere positivo alla luce dell'immutato interesse ed impegno di tutti coloro che vi dedicano tempo ... e soldi.

 Questo primo periodo e' stato però caratterizzato in particolare da molti eventi sul fronte Ministeriale, accaduti in maniera talmente veloce da rendere ormai " retrò " le mie riflessioni rilasciate agli amici di Rapportoradio un paio di mesi fa, commentiamole insieme.

Ad inizio anno il mondo amatoriale interessato attendeva di conoscere i risultati della raccolta di idee e proposte presentate all'allora Direttore Generale del Ministero Dott. Giovanni Bruno, che avrebbero dovuto aiutare a risolvere tutte le enormi problematiche in Italia.e dintorni. Invece a toglierci dal torpore era arrivata la notizia della risposta negativa alla richiesta di rinnovo dell'autorizzazione per l'utilizzo dei 70 MHz. Tale richiesta noi l'avevamo inserita tra tali proposte (qui scaricabili) , mentre Polopositivo aveva ritenuto di farla direttamente al Ministero S.E.C. come l'anno precedente e come ognuno poteva fare di diritto. La risposta di diniego, giunta a firma dell'Ing.Troisi, oltre a suscitare amarezza per un qualcosa che si era perso, aveva anche dato spunto a qualcuno per addossare a quella Associazione la responsabilità della perdita, perché non era quello il modo di fare.

 Mi viene da riflettere, pensando che tale diniego sembra fosse stato ben dichiarato in via informale dalla Difesa, come fonti Ministeriali della pianificazione oggi citano, nell'occasione dell'ultimo rinnovo (2008), spingendo probabilmente chi già lo sapeva ad incitare a fare petizioni e raccolta firme per una cosa..che ignari tutti era già persa.

Cercare di addurre una scusante ... quasi una responsabilità all'attuale diniego dovuto solo all'utilizzo, proponendo contatti personali per l'ottenimento di un ulteriore rinnovo, a mio giudizio ancora una volta non crea basi solide per il futuro, ma se ciò giova al mondo amatoriale beh ... il fine giustifica i mezzi. .

 La prossima volta però eviterei il termine "radioamatore specializzato", ( qualora esista questa dizione, per me difatti i radioamatori sono tutti uguali, sono le persone ad essere specializzate ), e' sicuramente più elegante. 

Le notizie buone però non sono finite, dopo pochi giorni apprendiamo attraverso i nostri grandi canali informativi, che il rilascio dei nuovi nominativi per sistemi automatici sta' per essere bloccato: e chi l'ha proposto? Mi pare di ricordare di aver già visto questo film, tre anni fa, nel lontano novembre 2005, ove però si era concordato con le Associazioni al fine di permettere di trovare un regolamento tecnico comune ed armonizzare l'esistente causato dalla ormai famosa anarchia instauratasi. Da quel primo stop, oltre le polemiche, era scaturito anche due anni dopo un accordo firmato dai legali rappresentanti pro-tempore presenti: dove sono finiti quei documenti?

 Forse l'intenzione e' quella di rimettere tutti a sedere ad un tavolo.bene, ma chi decreta che il lavoro precedente sia carta straccia? Significa che chi ha firmato quel giorno non poteva forse farlo?... Mi risulta che almeno 4 associazioni su 5 abbiano richiesto l'applicazione di quei documenti  come base di partenza , oltre a nuove frequenze e modalità , non il blocco dei nominativi .

 Domande e perplessità al momento rimarranno tali, un giorno dopo vengono rinnovati i vertici del Ministero dello Sviluppo Economico Comunicazioni e tutto si ferma un'altra volta.

Ma si sa', le grandi o buone/cattive notizie non vengono mai da sole, dopo qualche giorno apprendiamo da un nostro manutentore, ( per questo daremo  la colpa a lui come per i 70 MHz..), di attivazioni da parte del Ministero G.& G. sulla gamma 430 MHz  di un sistema a copertura nazionale , in statuto primario ,che  rischia seriamente di essere interferito dagli impianti regolarmente autorizzati in secondario dei radioamatori.  Alla luce di quanto già passato dalla nostra associazione ( legge 110.), per doverosa informazione ed a tutela dei nostri soci, ci siamo mossi subito, lanciando questo "allarme" direttamente al Ministero S.E.C. oltre che ai più vicini rappresentanti delle altre associazioni interessate a questo problema.

Beh, ritengo che questa sia stata la giusta via da seguire, difatti gli stessi organi Ministeriali hanno approvato questa linea, fatta di informazione.se volete prevenzione, ma soprattutto disponibilità e colloquio atti a cercare di risolvere in maniera logica questa grave problematica. Probabilmente alcuni, che non hanno ben capito di cosa si tratta, hanno ritenuto esagerato questo termine, ma chi conosce gli aspetti tecnici non può certo darci torto. Ma il punto e' un altro: in quanti ci siamo mossi per fare concretamente qualcosa e come?

Qui e' doverosa una precisazione a mo' di risposta, molto sincera e non polemica, se mi passi il termine caro Giuseppe I0TVL, vicepresidente A.R.A.C., Io e te non siamo nuovi a confronti  diretti senza mezzi termini , in ogni caso  mai offensivi  come si addice tra persone civili. Ho letto il tuo editoriale (qui scaricabile) e sono rimasto molto perplesso del fatto che ti lamenti degli effetti della mancanza di coordinamento tra associazioni in merito a molte questioni. Partiamo ad esempio da  questa ultima:  già dal primo giorno ho personalmente coinvolto  il Buggio ( siete gemellati no?..) , il rappresentante Ari  per quella regione coordinandoci per i futuri  sviluppi, e lo stesso Presidente ARI che ha informato il proprio CDN ,oltre successivamente agli amici dell'AMSAT, manifestando ad essi le nostre intenzioni  e chiedendo le loro.

 Dal mio punto di vista i problemi come questi vanno affrontati in maniera veloce e diretta, non possiamo perdere tempo prezioso, per indire riunioni più o meno formali che possono essere fatte successivamente al primo impatto interlocutorio sul problema. C'e' chi si e' mostrato subito propositivo, e chi dopo una cortese risposta diplomatica ancora oggi nulla ha più fatto sapere, concorderai che il CISAR e' stato anche in questo caso "cristallino".

Basta una telefonata Giuseppe, per un seppur minimo coordinamento e parere, ma se la memoria non mi inganna, il CISAR questo l'ha fatto molte volte, per i vari problemi a voi personalmente da anni.  Ti ricordo le numerose discussioni per i sistemi automatici, per il regolamento tecnico etcetc... Se però si aspetta sempre che lo facciano, o si deleghi, gli altri... si corre il rischio di restare  indietro. Tra l'altro preciso che non sempre poi si ottengono risposte: ricordi il quesito proprio sui sistemi in secondario che vi ho posto due anni fa' ?...Questo per dirti  in sincerità che la mia  impressione e' che vi teniate , senza offesa,  sempre un po'  in attesa degli altri..., evidentemente siete di indole più riflessiva.

 Continuando su quanto scrivi  mi rendo conto inoltre che si rimane sempre con i piedi sul passato: Io ritengo  invece  che per andare avanti occorra guardare al futuro, le vicissitudini che citi,  debbono  essere viste con gli occhi e le situazioni  del momento, troppo facile  valutarle con gli occhi di oggi, e mi viene da chiedere: ma dove eravate in quei tempi?.

C'e' un detto: " Chi fa sbaglia ..chi non fa no"  su cui  riflettere, e la storia del CISAR  è segnata da tante cose fatte ....tutte da sanare come scrivi?  Non penso proprio. Chiudo l'argomento dicendoti che sarebbe fuori luogo per chiunque prendere le distanze dalle proprie radici, e certo non lo farò io, per il rispetto delle scelte di persone che ci hanno preceduto che, giuste o sbagliate, hanno affrontato e che formano nel tempo la nostra storia.

Lo so' , oggi paghiamo lo spostamento sui 430 MHz deciso 8 anni fa , tra l'altro non possiamo non notare che il progetto del Ministero G&G e'  di poco precedente , ma sei sicuro che fu proposto  solo per  "farsi belli "come tu scrivi? E mi ripeto dove eravate? ll fatto che oggi tu ti chieda di cosa possa parlare il sottoscritto  con un incontro all'Ing.Troisi ,  mi fa capire che di strada ne dovremo fare ancora tanta, egoisticamente parlando posso risponderti   che un mio dovere e' di cercare sempre  di tutelare e difendere i nostri soci  : sbaglio forse? Se vuoi sapere come, chiama direttamente me, non perdere tempo a scrivere alle Istituzioni per saperlo...

 Ti rammento che la nostra associazione ha osservato alla lettera quanto firmato al Ministero dimostrando serietà e coerenza, se L'ARI piazza i D-STAR dove gli pare sicuramente sbaglia, sarà la IARU a contestarlo se non rispetta il loro Band Plain, saremo noi stessi quando vi saranno interferenze o quando dovremmo collaborare se non rispetta gli accordi da loro stessi firmati. Però permettimi: anche le vostre richieste su tutte le frequenze solo a Roma (29 mi pare) la dicono lunga e mi lasciano perplesso, forse mi date troppo ascolto quando dico che l'attività fa bene alla salute.

Il mio invito, Vicepresidente Voci, è quello del proseguo del dibattito interassociativo, degli incontri al Ministero  come richiesto anche recentemente,  con la speranza che si comprenda anche  che le problematiche di un ‘associazione Nazionale  ,vanno ben al di là di chi opera solo a livello locale, e che siamo anche noi  " "radioamatori per bene.." ( per chiarire un tua frase nel finale..)  che vogliono solo fare attività  per divertimento e passione. Queste mie riflessioni non hanno lo scopo di ingenerare alcuna botta e risposta futura , evitiamolo......  , anche perché ve ne sono stati tanti esposti al pubblico giudizio negli anni passati, dai quali il mondo dei radioamatori italiani  non ha certo tratto vantaggio. Tutta questa "dietrologia " non riesco nè vederla, nè  condividerla,  anche meno dei ripetitori con nominativi di sezioni messi in cima ai monti....e ti chiedo:cui prodest?

Volutamente non entro nel merito dei riferimenti personali a fatti e persone, che non mi competono, ti dirò che alla luce delle linee associative intrapresa dal CISAR negli ultimi anni, tutto' ciò rappresenta un capitolo passato da tenere a memoria per trarne valutazioni per le scelte future, ma mai da rinnegare.

Continuo questo tema sui rapporti tra associazioni, smentendo chi scrive che esista un clima di litigiosità, contrapposizione e quanto altro: esistono sia rapporti ottimi con taluni, di dibattito e chiarimento come il presente (sempre importanti .), nonché di completa indifferenza con altri, magari della stessa associazione.  Ritengo che solo fatti e parole ufficiali abbiano valore, in mancanza di essi i proclami di singoli radioamatori sui presunti rapporti interassociativi negativi, sono e rimarranno solo lettera morta.

Non vi nascondo amici miei, che vi sono delle situazioni da chiarire, specie con coloro che disattendono quanto firmato coperti da uno spesso velo di silenzio e dimostrando poca serietà, sarà pertanto mio compito quello di conoscere se questo comportamento rispecchia la linea associativa, oppure quella personale da cui il proprio sodalizio credo debba prendere le distanze.

Nel frattempo l'invito e' quello di andare avanti nelle attività, cercare di divertirsi con la radio, e soprattutto lasciare spazio alle nuove idee e tecnologie, alle attività di gruppo e perché no?..anche congiunte.

Abbiamo delle strutture invidiabili, ottenute con pochi mezzi personali a costo di sacrifici... oggi finalmente iniziamo ad avere supporto esterno, da chi riconosce in noi il merito della sperimentazione ed attività fine a sé stessa, e questo deve darci un'ulteriore spinta in avanti.

A tale riguardo, sorrido a chi per giustificare i propri parziali o totali scarsi successi in alcune attività, demanda il merito a chissà quali sponsorizzazioni il CISAR vanti, certo fintanto che si proporranno collegamenti fantasiosi degni delle favole, realizzabili solo su carta velina da leggere davanti ad una platea di soci. come pretendere che le serie strutture  vi  prendano in considerazione? Noi ci limitiamo a materiali tipo antenne , qualche scheda , non certo i mega contributi in soldoni che sono circolanti su altri lidi...

Ma sopratutto e' lo spirito CISAR che vi manca, capace in pochi mesi di metter su' metà dorsale digitale Italiana: e questa e' storia.

Sempre per continuare sulle attività di questo inizio anno, finalmente abbiamo iniziato a sviscerarne una rimasta un po' come "il perfetto sconosciuto" :Il Dstar.  Alcuni di noi si sono dedicati a capirne non solo quello che può o potrà fare, ma anche quello che non fa o non và ... sì perché se pur vero che e' stato immesso con logica commerciale, si deve fare i conti con chi, come noi, guarda e gestisce le attività soprattutto per scopo sperimentale e non solo per il semplice utilizzo .

 Il lato positivo e' che questo ci sprona a migliorarne le caratteristiche, a ricercare e proporre... insomma studiarci sopra. Un'interessante disquisizione a carattere generale in merito l'ha fatta il caro Angelo IK1QLD, vi consiglio di leggerla, chissà che qualcuno che conta non vi trovi le giuste indicazioni per fare in modo che tale attività scenda tra di noi poveri mortali... (specie per i costi).

Sul fronte internazionale ve do' un'anticipazione: sta per andare in porto un grande accordo europeo, per la costituzione di una struttura snella e democratica che rappresenti le associazioni dei radioamatori alle istituzioni di tutto il vecchio  continente, noi aderiremo con il nostro spirito per portare assieme ad altri, anche la nostra voce nelle sedi interessate.

Per ultimo, in ordine cronologico non certo per importanza, il triste evento del terremoto in Abruzzo, ove alcuni nostri soci fin da subito si sono attivati per i primi collegamenti, ed attraverso il nostro link Nazionale fonia, che ha dimostrato unaaffidabilità ed una 'importanza unica, hanno informato e guidato in questa prima fase, le squadre in arrivo da tutta Italia.

Non possiamo non essere grati ai nostri coordinatori, a tutti coloro nel campo, ed ai nostri tecnici manutentori che attraverso i propri impianti del link hanno contribuito e lo fanno tutt'ora a portare aiuto in quelle sfortunate zone .

Ho sempre ribadito il mio orgoglioso di essere del CISAR e ne sono fiero, e lo sarò fintanto mi renderò conto di far parte di un'associazione di radioamatori sperimentatori, di amici, un gruppo la cui vera finalità e' sempre quella: la passione per la radio e che quando occorre ci sono sempre ...come in questo ultimo caso.

Da noi non circolano soldi, la stessa quota sociale ne è conferma,  e  questo,  da alcuni considerato  riduttivo ed elemento negativo per l'attività e crescita associativa, mi fa sorgere spesso la domanda: qual'è la molla che allora spinge  tutto questo impegno nelle attività di tantissimi amici?

Essere radioamatori CISAR, basta la parola...

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Giuseppe IW5CGM

  Aprile 2009

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