Creato Venerdì, 14 Dicembre 2007
Carissimi soci,
Come preannunciato, il giorno 07 dicembre 2007 si e’ tenuta presso il
Ministero delle Comunicazioni una riunione sollecitata dalle
associazioni di radioamatori, al fine di addivenire ad una rapida
attuazione del regolamento tecnico a suo tempo proposto in merito ai
sistemi automatici.
Tutto era partito nel luglio del 2005 quando, a
seguito della anarchia generatasi in merito ai ripetitori per
l’attuazione della DLG. 259 del 1.08.2003, di concetto grande segno di
democrazia e libertà per tutti i radioamatori, in pratica concausa di
cui sopra, grazie forse al poco senso civico innato nel nostro paese,
le associazioni ARI-ARAC-ARP-e CISAR riunendosi, avevano
ritenuto di voler pianificare e razionalizzare tale situazione
attraverso delle regole tecniche ben precise ed uguali per tutti per
porre rimedio ad una situazione che stava velocemente degenerando.
Il Ministero nella persona dell’Ing.Troisi, ritenne valida
tale indicazione, richiedendo alle associazioni un regolamento
condiviso , che analizzato successivamente, poteva essere di
riferimento, per associazioni o privati, in merito ai sistemi
automatici. La Direzione stessa, nella persona del Dott.Cascio, per
poter permettere una riorganizzazione ed armonizzazione, concordò di
bloccare il rilascio dei nominativi fino all’attuazione di quanto
proposto. Durante tale periodo, partendo dalla originaria proposta
della nostra associazione, si sono susseguiti molti incontri e
dibattiti tra le realtà associative e nonostante vari momenti di
"scontri di pensiero", alla fine, nell’Aprile di questo anno, e’ stata
presentata una proposta condivisa da tutti. Da qui l’attesa per veder
approvare ed applicare questo "nuovo regolamento tecnico" , anche per
ridare il via al rilascio di nuovi nominativi necessari sopratutto a
quegli impianti che grazie alle nuove tecnologie hanno messo fermento
nel mondo amatoriale specie in questo ultimo anno.
Dopo varie motivazioni, rinvii e risposte evasive, il
Ministero finalmente nella riunione di venerdì 7 /12 ha informato in
merito, e se da una parte potremmo essere soddisfatti, dall’altra
veramente contrariati. Nella convocazione mandata alle associazioni ARI-ARAC-ARP-CISAR-ERA
, si leggeva un oggetto inquietante, se non altro perché era già stato
proposto a fine anno passato , la modifica dell’allegato 25, quello che
definisce i contributi da versare per le varie attività .
In sostanza siamo stati informati che, per motivi di organizzazione, il
Ministero valutava l’intenzione di chiedere un contributo annuo di 200,00 ( leggasi duecento) euro ad impianto automatico
, per poter svolgere sia l’opera di pianificazione che di controllo.
Ovvii a questo punto i nostri riferimenti al fatto che come cittadini
italiani già paghiamo le tasse per i servizi che uno stato, od
un’istituzione dovrebbero di diritto darci, ma le leggi finanziarie
ormai prendono il sopravvento su tutto, e forse in questo caso usate
come spauracchio per aggirare un problema.
Altro tema quello ripresentato in merito alla modifica dell’allegato 25 e’ quello di far anticipare 10 anni
il contributo per i radioamatori , perchè questo?...per il fatto che
riscuotere 5 euro costa all’amministrazione più della stessa cifra
incassata , soluzioni prospettate? o far pagare anticipato tutto
insieme,oppure aumentare il contributo annuale ….oppure abbiamo
ribadito e richiesto noi: non pagare nulla , "perché spendere di più
per incassare di meno ?" Come potrete immaginare ne e’ nato un
dibattito dove ogni associazione ha espresso il proprio parere, da chi
condivideva ad esempio il contributo per i ripetitori, anche se in
misura minore (50 euro) come deterrente per evitare richieste selvagge,
a chi era nettamente contrario.
Il CISAR ha manifestato queste indicazioni:
Annullamento di qualunque contributo richiesto ai radioamatori,
le risorse esigue derivanti da quell’introito vadano ricavate dai
concessionari radio e tv che sicuramente hanno fini ben diversi di
utilizzo delle frequenze che quelli nostri;
Totale contrarietà ed opposizione al versamento di qualunque contributo per i ripetitori
o sistemi automatici in genere, che in primis illegittimo, sminuirebbe
il valore sperimentale e di utilità civile oltre che ledere la
democratica possibilità data a tutti i radioamatori;
Totale contrarietà ed opposizione al versamento anticipato dei 10 anni,
unico caso in fatto di contributi illegittimo ed antidemocratico , se
proprio si vuole razionalizzare l’incasso , rimandiamo al punto 1)..
oppure perchè non posticipati? sempre 10 anni ma dopo.
Queste nostre posizioni, ben ribadite nel corso della
riunione, nascono dalla convinzione che il servizio di radioamatore sia
oltre che di riconosciuta pubblica utilità, anche un’espressione del
diritto personale dell’individuo alla propria cultura ed istruzione,
che effettuata con propri mezzi, non debba essere soggetta e vessata da
contributi di sorta.
Produrremo con ogni lecito mezzo queste nostre richieste per la difesa
di questa nostra libera attività. Per quanto riguarda il risultato
interassociativo, le presenti ARAC-ARP-CISAR-ERA si sono trovate fondamentalmente in linea tra di loro , anche se con alcune sfaccettature , mentre era assente l’ARI
per un riferito disguido di comunicazione, auspichiamo anche una loro
netta presa di posizione in merito che spero giunga presto a supporto
di una causa che non ha bandiere associative.
Sul fronte delle buone notizie, il Ministero ha verbalmente
approvato quanto da noi indicato e a breve termine darà comunicazione
in merito. La pianificazione dovrebbe avvenire attraverso un protocollo
d’intesa tra le Associazioni che dovranno dotarsi di un database comune
su cui armonizzare e pianificare i sistemi automatici. Nel frattempo
saranno richieste le schede integrative alle domande di autorizzazione
generale già presentate da tempo . Rimandiamo ulteriori informazioni a
dopo che l’Amministrazione avrà ratificato una nota ufficiale.
Di tale riunione sarà redatto un verbale comune con i partecipanti che pubblicheremo di seguito.
Giuseppe Misuri IW5CGM