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I sistemi eQSO e EchoLink

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Creato Lunedì, 15 Settembre 2003

Da qualche tempo, sono stati messi a punto due nuovi sistemi di radiocollegamenti tra radioamatori di tutto il mondo, connessi alla Internet.

Questi sistema, conosciuti come "Echolink" e "eQSO" sono stati introdotti dagli americani, ed hanno preso piede in tutto il mondo; attualmente sono serviti da un numero variabile tra 700 e 800 accesi locali sparsi in tutto il mondo, stabilmente collegati attraverso la rete internet, mediante un accesso ISDN o ADSL, ad una serie di server, a cui possono collegarsi tutti i radioamatori tramite il proprio computer di casa. Questi accessi locali vengono linkati ad una radio, generalmente VHF o UHF, allargando dunque l'acquisizione da parte di altrettanti radioamatori.

In questo modo, è stata tesa una rete stabile di collegamenti tra radioamatori di tutto il mondo, che va ad aumentare il bagaglio delle esperienze nel campo delle telecomunicazioni amatoriali, e soprattutto aumenta le possibilità di incontro e confronto tra appassionati di diverse parti del globo.

Funzionamento del sistema Echolink...

Citando, ad esempio, l'esperienza che è nata a Roma da qualche tempo, un radioamatore volenteroso richiede la certificazione del proprio nominativo presso il server radioamatoriale; questa procedura è essenziale per il rispetto delle prime regole della nostra attività, quella cioè di permettere il collegamento solo tra stazioni di radioamatore.

Una volta effettuata la registrazione, è necessario acquisire il programma di gestione (scaricabile dal sito www.echolink.org) e munirsi di un'apposita interfaccia per un ricetrasmettitore (ad esempio "I-Link Board" progettata e realizzata da James, WB2REM e Giles, G4CDY). Una volta terminata questa fase preliminare, il nostro radioamatore di buona volontà può utilizzare una frequenza da destinare come accesso locale da parte dei radioamatori, per interconnettere la rete mondiale, che, ripetiamo, è asservita solo ed esclusivamente al servizio di radioamatore nel mondo.

Chi invece vuol utilizzare il sistema direttamente da computer, può scaricarsi il programma ed accedere direttamente alla rete tramite il microfono e l'altoparlante della propria scheda audio installata nel computer.

L'interfaccia per il ricetrasmettitore non è in realtà necessaria, dal momento che è possibile utilizzare anche un semplice VOX esterno, per passare automaticamente da ricezione a trasmissione verso l'apparato. Viceversa, la commutazione verso la rete telefonico, e dunque verso la serie di ripetitori può avvenire pigiando il tasto PTT presente nella maschera del programma, oppure tramite un VOX predisposto nel software.

A questo punto, ed una volta connesse le nostre apparecchiature, l'utente, che ripetiamo può accedere via radio da un accesso locale o via computer, può selezionare il collegamento desiderato, mediante l'uso di toni multifrequenza (DTMF) e scegliere così la parte del mondo da esplorare.

L'utente che accede dal nodo locale via radio ha a disposizione una serie di comandi DTMF, fra cui:

puntino_rosso.gif * con questo comando, il sistema risponde, se attivo e connesso alla rete mondiale;
puntino_rosso.gif # con questo comando, il sistema informa sul suo stato in quel mommento, se connesso e con quale stazione, o se disconnesso, in attesa di ricevere un comando di connessione;
puntino_rosso.gif 09 con questo comando, il sistema effettua una connessione con l'ultima stazione/nodo o ripetitore connesso;
puntino_rosso.gif D comando di disconnessione.

Va aggiunto, che, questi comandi possono essere modificati e personalizzati dal responsabile di ogni nodo interfacciato via radio con il sistema Echolink.

Per connettere una stazione, è sufficiente digitare la sequenza dei numeri che contraddistingue la stazione da Voi ricercata.

Una volta connesso un tal sistema, link o ripetitore che sia, si comincia a dialogare come in un normale collegamento via ripetitore, preferibilmente in inglese o nella lingua madre del sistema scelto. A Roma, spesso capita che si viene collegati dall'esterno da radioamatori che intendono far collegamento con l'Italia, magari per ricordarsi o perfezionare l'italiano, o cercare di contattare un amico radioamatore di zona.

Sulla lista generale dei nominativi certificati, compaiono anche informazioni generiche, tipo posizione del link, caratteristiche tecniche, ed altro; alcuni sistemi molto evoluti, nel momento della connessione, trasmettono questa serie di informazioni in voce, per dar modo di conoscere inequivocabilmente con chi si è connessi.

A Roma, abbiamo dedicato un ripetitore a questo sistema, sulla frequenza di 430.025 MHz (shift + 1600 KHz), che rimane attivo per gran parte della giornata. E' sufficiente digitare il simbolo * (asterisco) con la tastiera DTMF dell'apparato e sapere se il sistema è attivo; quando questo non è collegato a nessuno nodo, il ripetitore può essere impegnato in maniera locale, ricordandosi comunque di fare passaggi brevi, in attesa che qualcuno non chiami dal resto del mondo.

Per ogni richiesta di informazioni circa problema di connessione alle varie stazioni o altro, è a disposizione l'apposita sezione sul sito Echolink di riferimento.


 

 Funzionamento del sistema eQSO...

Nel frattempo, sono nati in questo ultimo periodo altri sistemi analoghi, per un certo verso molto più versatili del primo Echolink, che utilizzano un software diverso, noto come Eqso, che permettono, anche in questo caso, il collegamento a vere e proprie "chat room", sistemi di collegamento su cui possono accedere contemporaneamente diversi radioamatori.

Il server più famoso è la room "101 English" del server Eqso, un grande sistema che raggruppa decine di link di tutto il mondo. La principale differenza con il sistema Echolink è che con Eqso non ci sono possibilità di scelta di collegamenti, ma si finisce tutti nella stessa sezione, sempre ben rappresentata da molti paesi mondiali, ove tutti possono inserirsi nella conversazione.

Questo sistema, è stato recentemente implementato da un numero sempre più crescente di "rooms" che diventano via via specifiche; cito, ad esempio, la "room" di un gruppo che sperimenta in micronde, oppure di un gruppo di stazioni latino-americane, e via dicendo.

La tipologia di interconnessione fra radio e computer è del tutto simile a quello utilizzato dal sistema Echolink: sia tramite interfaccia dedicata (ad esempio "I-Link Board" progettata e realizzata da James, WB2REM e Giles, G4CDY) oppure tramite VOX. Sicyramente la prima soluzione è quella più soddisfacente, poichè consente di evitare fenomeni di commutazione in ricezione dell'apparato in presenza di modulazioni particolarmente basse.

Da qualche mese è comparsa anche una "room" tutta italiana, gestita da IW2DCK Germano e IK1QLD Angelo; a questo server, ospitato presso l'Univeristà di Torino, sono connessi stabilmente alcuni link, da Torino a Roma, che offrono un accesso locale via radio, e spesso è meta di radioamatori esteri.

Per scaricare il programma utente di Eqso, potete andare presso www.eqso.net. Una volta lanciato il programma, è necessario inserire l'indirizzo completo del server richiesto, inserire il proprio nominativo nello spazio dedicato ed effettuare la connessione; una volta connessi, mediante il microfono e l'altoparlante della sound blaster potete effettuare le vostre comunicazioni, pigiando sul tasto PTT che compare in alto a destra.

Questo l'elenco delle stazioni italiane di interconnessione via radio, maggiormente presenti sul sistema eQSO:

puntino_rosso.gif IK1XHT (stazione dell'Università di Torino) QRG 430,150 MHz (shift +1600 kHz);
puntino_rosso.gif IS0GRB (Ripetitore di Cagliari) QRG 430,075 MHz (shift +1600 kHz)

Per configurare il programma "client" di accesso via computer alle varie "room" sono necessari i seguenti dati:

. Nome del server
. Porta di comunicazione
. Password di accesso (non sempre richiesta)
. Nome della stanza

Nel caso della room "101 English" i valori sono i seguenti: server.eqso.net - 10024 - 101english mentre per la room italiana: ik1xht.cisi.unito.it - 500 - trasponder.

Il programma dà poi la possibilità di monitorare in continuazione tutte le room disponibili e l'elenco delle stazioni ad esse collegate, premendo il tasto denominato "See Who's on the System" (vedi chi è collegato al sistema). Una volta aperta la finestra e comparse tutte le stazioni, è possibile collegare le rispettive room, evidenziando con un click del tasto sinistro del mouse il nome del server (a sinistra del simbolo a forma di cilindro) e poi tramite il tasto "Connect to selected room" (collegati alla stanza selezionata)


Due note per finire in merito alla regolamentazione di questo settore; come spesso capita, la sperimentazione dei radioamatori corre molto più veloce di quanto riesce a fare una legislazione. Se consideriamo poi che in Italia, solo nel 2001, abbiamo avuto una legge in materia di telecomunicazioni amatoriali, questo vi basta per capire che ci stiamo inoltrando in un ….. campo minato, ancora poco chiaro.

E' umanamente comprensibile che questo modo di effettuare collegamenti sia discutibile, specie da chi pretende di esprimere giudizi assoluti sul modo di fare attività radio. Il Ministero delle comunicazioni, nella preparazione del regolamento di attuazione della recente Legge 447, ha ricevuto dalla nostra Associazione l'espressa richiesta di permettere questo sistema di comunicazione, e cioè l'interconnessione delle radio ai sistemi telefonici di Internet, quando questa però garantisca l'uso esclusivo da parte di radioamatori. Ciò perché crediamo sia giusto condurre esperimenti a tutto campo, anche quando il settore sperimentato raccoglie poche adesioni.

Accanto a questo nostro desiderio di vedere accolte le nostre richieste dal Ministero delle comunicazioni, ci saranno sempre e comunque quei radioamatori, come detto prima, che pretendono di esprimere giudizi assoluti su questo o quello, sancendo la morte di un sistema solo perché essi non lo sperimentano, o asserendo che la attività propria sia la migliore del mondo.

Sono ben note le discussioni fatte in passato circa la legalità dei trasponders ed altro; sapete bene che la nostra Associazione è stata oggetto di denuncie da parte di alcuni radioamatori che non voleva far esistere il trasponder nazionale. Questi, stolti, hanno avuto torto, anche perché il mondo e la tecnologia avanza, e nessuno può fermarla. Potrebbe anche accadere che il Ministero delle comunicazioni ci vieti questa sperimentazione, ma mai potrà essere posto un limite alla creatività del radioamatore, che è e rimane uno sperimentatore.

Chiediamo solo di essere più rispettosi dei diritti altrui, e di evitare di scendere in sicure discussioni su ciò che si deve, si può e si potrebbe fare.

A tutti, buon divertimento.

Luca Ferrara, IK0YYY.